Chi è e che cosa fa il travel designer?

da | 01/04/21 | Travel Design

Il ruolo del Travel Designer è poco conosciuto della filiera del turismo. Come tutte le figure intermedie è difficile da definire in modo preciso, ma è proprio la possibilità di trovare la propria interpretazione personale a questo lavoro che rende il Travel Design così interessante.

Chi è un Travel Designer?

All’inizio è più facile dire che cosa NON è un Travel Designer. 

Non è un tour operator o un agente di viaggio; non compra pacchetti preconfezionati da operatori locali. Piuttosto, il Travel Designer è una persona creativa, che unisce la propria personale passione per il mondo a competenze tecniche e legislative legate alle destinazioni proposte. Ha visto e vissuto il territorio sulla propria pelle, per questo porta con sé un bagaglio di conoscenze reali e relazioni forti: è testimone affidabile e quando progetta un viaggio, lo fa con consapevolezza.

(Estratto dall’articolo: Come diventare Travel Designer).

Travel Designer: figura tecnica o creativa?

La figura del Travel Designer è orientata al viaggio d’autore: questo non significa per forza un viaggio esclusivo, ma sicuramente una proposta creata ad hoc, con la capacità di far incontrare le aspettative di chi viaggia e le potenzialità di una meta o di una tipologia di itinerario, personalizzando l’esperienza più adatta.

Spesso il Travel Designer funge da anello mancante tra Tour Operator, agenzie di viaggi e clienti: lavora per le persone, basandosi sulle loro esigenze per definire i dettagli dell’esperienza, e collabora con le agenzie, a cui di solito passa l’incarico per la vendita.

Il Travel Designer può anche proporre esclusivamente il servizio di progettazione del viaggio, lasciando la clientela libera di prenotare da sé tutti i servizi. In ogni caso, la professione unisce aspetto creativo e tecnico:

La parte creativa riguarda il concept del viaggio, il marketing esperienziale e la conoscenza della sfera emotiva dei viaggiatori.

Sul piano tecnico il Travel Designer deve essere in grado di:

  • individuare gli elementi e i servizi necessari a comporre l’offerta turistica
  • conoscere gli aspetti contrattuali che legano i diversi fornitori
  • definire un prezzo per il prodotto che andrà commercializzato
  • avere nozioni di marketing, vendita e comunicazione.

Quindi cosa fa il Travel Designer? Parte da un’idea creativa e la concretizza, realizzando un prodotto, una proposta di valore autentica, con il linguaggio del viaggiatore per cui è pensata. Questa capacità di immaginare, creare e raccontare, trasforma l’itinerario in un vero e proprio design d’autore, diverso dalle altre proposte di viaggio, interessante e difficilmente paragonabile soltanto sul piano del prezzo.

Come si diventa Travel Designer?

Per diventare Travel Designer non è necessario un titolo di studio specifico. L’offerta di formazione è sempre più ampia, ma – attenzione – il rischio fuffa è dietro l’angolo. Fai attenzione alle promesse di successo sicuro in poco tempo (e magari con poca fatica) o a bizzarre “formule definitive” che, come ogni scorciatoia, difficilmente mostrano la complessità del percorso.

La vera formazione per il Travel Designer si fa con l’esperienza sul campo:

  • viaggiando
  • partendo dal basso: ad esempio, proponendosi di collaborare con realtà consolidate, magari più tradizionali, ma che possono insegnare molto sui meccanismi del mercato, magari in cambio della ventata d’aria fresca che può portare la proposta innovativa di una nuova figura
  • scegliendo formazioni intense e complete su molteplici aspetti, che uniscano nozioni e “mani in pasta”, con docenti che non solo insegnano, ma lavorano sul campo. Queste sono soluzioni valide anche per chi ha già esperienza, ma vorrebbe cambiare ambito o modalità di lavoro.

Fondamentale è la conoscenza delle lingue: almeno l’inglese, più eventuali altre legate alla meta o al mercato su cui vuoi specializzarti.

Che lavoro fa il Travel Designer?

Gli sbocchi professionali per il Travel Designer hanno diverse sfaccettature. Come abbiamo detto, il Travel designer è un autore di viaggi che, partendo da un’idea esperienziale, arriva a elaborare un vero e proprio progetto di viaggio.

È una professionalità ad ampio spettro e oltre alla libera professione, gli sbocchi occupazionali possono essere:

  • reparto programmazione (di Tour operator o DMC, nazionali e internazionali)
  • agenzie di viaggi, fisiche e online
  • consulenza di viaggi su misura, in autonomia o in network organizzati
  • promozione e marketing territoriale

Se hai già esperienza di lavoro nel turismo, o una cerchia di persone che ti seguono e si fidano di te, probabilmente conosci già dei contatti potenzialmente interessanti: professionisti a cui proporre una collaborazione, o viaggiatori per i quali potresti progettare degli itinerari. Ma è possibile iniziare anche se parti da zero.

Il nostro corso è diviso in due moduli, proprio per permetterti di scegliere il tuo punto di partenza: nel modulo tecnico illustra sia le forme con cui è possibile operare, che le modalità per iniziare, o distinguersi sul mercato. Il modulo ispirazionale approfondisce l’approccio psicologico con il viaggiatore e la comunicazione.

Com’è cambiato il ruolo del Travel Designer dopo la pandemia?

Abbiamo dedicato molto tempo a cercare di capire l’evoluzione della professione in questo momento storico. Se hai partecipato a uno dei nostri webinar gratuiti ricorderai che ne abbiamo discusso anche a caldo, quando i cambiamenti stavano ancora avvenendo, analizzando e interpretando le statistiche sulla ripresa del settore turistico.

È emerso chiaramente che viaggiare è ancora uno dei bisogni che le persone ritengono prioritario soddisfare, insieme all’incontro arricchente con altre persone, dopo tanta immobilità e distanza. Proprio l’incertezza e la necessità di informazioni affidabili e sicure, rimettono al centro il bisogno di una consulenza attenta e informata, che mette al centro le persone attraverso il viaggio. 

CORSI PER DIVENTARE TRAVEL DESIGNER

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