Non scrivere per i turisti

da | 25/05/23 | Comunicazione Turistica

Ti è mai capitato di fare una ricerca per andare in vacanza, aprire tanti siti e pensare che dicano tutti le stesse cose? Non è solo una tua impressione: molti testi dedicati al turismo usano le stesse parole e scrivono le stesse frasi, tanto che sostituendo le immagini delle destinazioni in alcuni casi non ti accorgeresti dello scambio. 

Questo succede perché spesso ci rivolgiamo ai turisti come se fossero un’unica categoria, persone indistinte che vogliono fare e vedere le stesse cose. Il risultato di questo approccio è che tutte le destinazioni diventano un angolo di paradiso e tutte le strutture garantiscono servizi a 360°. 

Proviamo a cambiare punto di vista. Dimentichiamo la grande categoria turisti e iniziamo invece a pensare ai bisogni che le persone cercano di soddisfare in vacanza. Vogliono rilassarsi? Vogliono dedicarsi alle passioni che non possono coltivare durante l’anno? Cercano privacy o condivisioni e nuove conoscenze?

Pensando a questi desideri sarà più facile capire non solo che persone diverse hanno bisogni diversi, ma anche che la stessa persona – nel tempo – cambierà e avrà nuove esigenze. 

La stessa offerta non può andare bene sempre per chiunque, ma soddisfa un bisogno specifico e dobbiamo imparare a rivolgerci proprio alle persone che sono mosse da quel desiderio. 

Scegliere non significa escludere

Molti host temono che selezionare le persone a cui parlare faccia loro perdere una fetta di clienti. In realtà valorizzare la destinazione o la struttura turistica per uno specifico bisogno non significa escludere gli altri. Ma vuol dire parlare in modo chiaro e comprensibile a chi sta cercando quel tipo di vacanza e che con molta probabilità ne sarà contento e soddisfatto.

Pensando alla comunicazione: mandare il tuo messaggio ovunque – sperando che colpisca l’attenzione di qualcuno – è molto più dispendioso che sapere con una certa precisione dove si trovano le persone interessate e parlare proprio a loro, ai loro desideri, ai loro bisogni. 

scrivere testi che si fanno ricordare

Quando decidi di scrivere i testi del sito del tuo albergo lo scopo principale è descrivere la tua struttura in modo che chi legge si immagini già lì con la fantasia e che si veda talmente nel posto giusto da volerci andare veramente, prima o poi. Per raggiungere questo obiettivo il primo passo non è la scrittura ma la ricerca.

Ti faccio due domande a cui ti consiglio di rispondere prima di iniziare a scrivere. Non sono domande facili, richiedono un po’ di riflessione, ma dopo che le avrai messe a fuoco, vedrai che le parole per raccontarti verranno più naturali. 

  • Chi sei tu?
    Quali sono i valori del tuo lavoro, che cosa offri di unico e diverso dalla concorrenza, perché le persone dovrebbero scegliere proprio te?
  • Chi sono i tuoi clienti ideali?
    Chi vorresti prenotasse da te, che tipo di persone si trovano bene e ti lasciano recensioni entusiaste alla partenza?

Quando avrai ben chiara la tua proposta di valore e conoscerai le caratteristiche delle persone che la cercano, avrai le basi per iniziare a scrivere testi unici e riconoscibili. 

Si fa presto a dire ricco buffet

Nella pagina degli hotel che descrive la colazione c’è sempre un ricco buffet. Se tutti hanno un ricco buffet significa che sono tutti uguali? Come fanno le persone a desiderarne uno anziché l’altro? Ti propongo di riscrivere il testo dedicato alla colazione della tua struttura facendo questo esercizio. 

  1. Individua i punti forti della tua offerta:
  • hai un agriturismo e prepari torte e marmellate con materie prime coltivate da te;
  • rifornisci il tuo bar con una grande varietà di leccornie prodotte dalla pasticceria storica della città;
  • garantisci un servizio veloce per chi ha appuntamenti di lavoro;
  • offri un orario per la colazione flessibile in modo che le persone possano fare con calma.

Questi sono degli esempi, trova i tuoi punti di forza e fai un breve elenco.

  1. Ora pensa ai tuoi clienti ideali, chi sono? 
  • sportivi che fanno una colazione ricca prima di partire in escursione;
  • amanti della vita all’aria aperta che apprezzano il cibo biologico;
  • persone d’affari che prendono un caffè di corsa (ma se c’è anche una brioche perché no);
  • persone che abitano in città e che – quando staccano – vogliono fare con calma, senza orari e senza fretta.

Anche questi sono solo degli spunti. Metti a fuoco i tuoi clienti e i loro bisogni. 

Pensa a chi vuoi parlare: agli sportivi? ai salutisti? a chi va di fretta? a chi vuole fare con calma? Non puoi parlare a tutti. Parla a un bisogno che puoi soddisfare senza paura di escludere. Nella nostra vita di turisti prima o poi capiterà a tutti di andare di fretta o con calma, di viaggiare per lavoro o per svago. Se parli a un bisogno specifico, non stai allontanando nessuno. Stai invece risolvendo il problema di una persona che sarà felice di venire da te, e poi ne parlerà bene agli altri. 

Parole generiche o parole specifiche

Quante altre espressioni generiche usi? Rileggi i tuoi testi e cerca frasi come: 

  • splendida cornice
  • atmosfera unica
  • servizi a 360°

Non sono parole sbagliate, ma sono talmente diffuse che hanno perso significato e non lasciano nessun ricordo o desiderio nella mente di chi legge.

Quando hai messo in chiaro i tuoi punti forti e quali desideri soddisfano, vai a caccia delle parole generiche e sostituiscile con descrizioni precise e specifiche, in modo che chi legge possa essere protagonista del film della propria vacanza già dal divano di casa. 

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